U13 eccellenza parte con il piede giusto


PGS ARDOR U13 ECC – PAVIC ROMAGNANO 3-0 26-24 25-21 25-15

Formazione : NOTO SENNO VIAZZO MINETTI FERRARI KADIU BRAGGIO GRANZIERO VALLIN allenatore LEPORATI – MAZZUCCO

Le gare con il Romagnano hanno sempre avuto un loro lato spettacolare, negli ultimi tre anni hanno coinciso con il passaggio alla fase finali dei diversi campionati; questa volta è stata la prima giornata del campionato eccellenza dell’u13; ma non ha tradito le attese.

Pronti via coach LEPORATI si affida a NOTO FERRARI VALLIN BRAGGIO SENNO VIAZZO, la partenza non è delle migliori la tensione si fa sentire e ben presto le ospiti prendono il largo arrivando addirittura sul 12-4; cambio in cabina di regia Granziero per Braggio, ma il gioco continua a latitare e si arriva sul 16-9 dove un buon turno di battute casalesi accorciano le distanze e si arriva a giocare sul 20-19 con le ospiti frastornate me ci pensa l’Ardor con 2 grossi svarioni a regalare alle ospiti la possibilità di giocarsi il set con 3 punti avanti 21-24; ecco che il turno al servizio di Granziero fa la differenza mettendo in crisi il gioco ospite e grazie anche all’apporto della ns difesa la situazione si capovolge e portiamo a casa il primo parziale per 26-24. Il secondo riparte sul perfetto equilibrio nella prima parte poi Noto e compagne allungano di quel basta per mantenere il mano le redini del gioco (15-10 19-16 21-18) il Pavic cerca una reazione e la trova arrivando sul 22-21 a quel punto inizia nuovamente a lavorare l’attacco casalese e con Noto chiudiamo il set per 25-21. Nel terzo e ultimo set le ospiti mollano la presa e per le ardorine è facile prendere il largo e di aggiudicarsi l’intera posta in palio. Non è stata l’ARDOR brillante del torneo di fine settembre troppi errori in fase di difesa e i palleggi non sempre hanno sfruttato al meglio le potenzialità degli attaccanti, anche quest’ultimi in alcune occasioni si sono persi con attacchi buttati via; in conclusione buona la prima ma c’è ancora molto da lavorare sul gioco e sulle fasi di ricostruzione; il tempo c’è basta crederci